Passeggiando per Rimini
la vacanza di Marino a Rimini
| capitolo 7 | paragrafo Negozi a Rimini |

I due ragazzi passeggiavano serenamente, ripercorrendo il viale costellato da negozi e abitazioni che collegava l’Arco a Piazza Tre Martiri , senza alcuna fretta, ma godendosi ogni istante che trascorrevano insieme , parlando della loro quotidianità e del loro modo di vivere.
Dopo un attimo di pausa, Marina intervenne con una domanda:-“Marino, non so se potrai darmi risposta , ma …” chiese quasi vergognandosi “…non capisco perché, quando arrivo a casa , la prima cosa che faccio è accendere la televisione, o la radio, come, se sentissi la necessità di sentirmi avvolta dal rumore: pensi che sia paura di rimanere soli?”
Marino , le mise il braccio sulle spalle, per offrirle un senso di protezione e rispose:-“ Senti la necessità di porre attenzione ad altro, per evitare di pensare ad alcune cose.”
“Ma in quel momento, io riesco a rilassarmi!” specificò la ragazza.
“Infatti è proprio così! ” disse Marino “In parole povere: da un lato tenti di rilassarti, ma per evitare di pensare a te stessa, offri alla tua mente altri pensieri: anche questo , significa svagarsi. Solo che in questo modo, rischi di stressarti ugualmente da sola, perché ad un certo momento, la tua mente si sovraccarica e rischia di esplodere…”sorrise benevolmente specificando- “ In senso figurato, si intende!”.
“Intendi dire che ho paura di quello che scoprirei, vero?” apostrofò Marina
“Esatto!” sentenziò il ragazzo
“Credo tu abbia ragione Marino…” disse la ragazza :-“….però, non so cosa fare per togliermi di dosso quella paura, che non ha motivazioni precise , e che quindi non so come risolvere questa situazione senza senso.”
“Hai già fatto un enorme passo in avanti: la maggior parte delle persone, nasconde le proprie paure, ostentando la frase:-“Io non ho paura di niente!”, mentre generalmente sono i più complessati. Tu invece, hai ammesso di averne, quindi sai già in che direzione dirigere le tue energie ."
“Tu parli bene, ma se  vago nel vuoto, come faccio a  combattere contro qualcosa che non conosco?” chiese la ragazza , con voce rassegnata.

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